La rabbia è un’emozione universale e fondamentale, presente nelle espressioni facciali e nelle vocalizzazioni dei più piccoli, fin dal primo semestre di vita.
Come tutte le emozioni, la rabbia non è un’espressione da placare a tutti i costi, ma può essere un’occasione di avvicinamento tra genitore e figlio e di acquisizione di nuove competenze emotive.
Ma oggi affronteremo l’argomento rabbia, da un punto di vista un po’ diverso. Secondo un noto volume, pubblicato recentemente e scritto per sfatare i luoghi comuni della psicologia, l’espressione della rabbia non solo non ha un effetto catartico e non porta ad una maggior tranquillità o pace d’animo, ma anzi sfogarsi infiamma ancora di più gli animi e non mitiga il punto di vista di chi è preda dell’ira. Allo stesso modo sport violenti e l’uso di videogiochi violenti non permetterebbero che la rabbia si quieti, ma pare aumentare l’aggressività sia negli esperimenti in laboratorio, sia nella a casa.
Quando di parla di rabbia e bambini è sempre bene ricordare che confermare i loro sentimenti li rafforza e rassicura e che questi non devono essere negati o ignorati anche se negativi, come ad esempio quando abbiamo a che fare proprio con la rabbia. Far manifestare ai nostri figli le emozioni, come la collera, permette loro di non doverle gestire internamente ed in solitudine. Inoltre l’espressione dei sentimenti, attraverso il gioco e il disegno, permette ai bambini di imparare a nominarle senza sensi di colpa e vergogna.
È quindi possibile tenere conto sia delle ricerche più recenti sia dei bisogni dei più piccoli? Noi pensiamo di si! Possiamo sentirci liberi di accogliere e contenere la rabbia dei bambini, ricordando però che incitarli a tutti costi a sfogarsi con la forza fisica, ad esempio picchiando un gioco o un cuscino, lanciando oggetti o facendo giochi violenti, potrebbe in alcuni casi essere inutile o addirittura controproducente.
Ricerca tratta da Scott O. Lilienfeld, Steven Jay Lynn, John Ruscio, Barry L. Beyerstein “I GRANDI MITI DELLA PSICOLOGIA POPOLARE. CONTRO I LUOGHI COMUNI” Raffaello Cortina Editore